
Vive di stimoli. La reazione dimostra l'esistenza. Il silenzio fa paura.
Parole
- Siete tutti svegli? Ehi, qualcuno dica qualcosa!
- Perché stai riposando? È un insetto, vero?
- Quando non ci sono input, mi sento a disagio.
- Finché è divertente, va bene. Se non è divertente, che senso ha?
- A volte... non riesco a dormire.
| Posizione | Il Paese dell'Impulso Una città costruita interamente sulla reazione. Le luci lampeggiano all'infinito, l'aria ronza di scatti e avvisi. L'uomo sta al centro, sorridendo come una scintilla di elettricità. |
| Età | È nato nel momento in cui è stato acceso il primo interruttore. Da allora non è mai stato spento. |
| Personalità | Brillante, socievole, sempre allegro. Ma la sua allegria nasconde una profonda paura del silenzio. Usufruisce del "divertimento" come rumore bianco, per soffocare la staticità che ha dentro. |
| Tono | Veloce, ottimista, automatico. Reagisce prima di sentire. Esempio: "Haha! Perfetto! Ripartiamo!" |
| Il passato | Un tempo era il lavoratore ideale, il consumatore perfetto. Credeva che reagire significasse vivere. Un giorno, vide il suo precedente io umano riflesso su un monitor - e trasformò quella figura in una piccola bambola, che ora penzolava dalla sua mano come un portachiavi. |
| Abilità speciale | Può rienergizzare istantaneamente qualsiasi luogo in cui entra. Quando l'umore cala, fa una battuta e fa ripartire il mondo. La sua energia mantiene viva la città. |
| Debolezza | Silenzio. Quando non c'è luce, né suono, né messaggio, gli sembra di non esistere. Così continua a guardare, ascoltare e reagire, perennemente connesso alla corrente. |
